Sapere la direzione.
Lasciare.
Andare sapendo di restare.
Da qui a lì il vuoto umano. Quel salto che è divinazione.
*
Le devi dare un nome
un’intensità privata come la cosa
che guardi nelle tempeste.
L’immagine di me l’unico piatto della bilancia
sotto l’obelisco la dea egizia.
Lo sapevi?
*
Ripete grazie alla devozione del gesto.
Le donne anziane conoscono la riconoscenza.
Come carezze prima di dormire le preghiere
niente è casuale, il letto la finestra,
la porta bianca e la separazione
dalle debolezze agli aghi. È
così che l’ambizione viene messa in fuga.
Dal prelievo ripetuto ogni ora.
Da lei che si ammala accanto.
Hai un anello messo di traverso o forse era molto innamorato.
(da L’amore casomai di Rita Pacilio, La Vita Felice, 2018)
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Rita Pacilio (Benevento, 1963) è poeta e scrittrice. Sociologa di formazione e mediatrice familiare di professione, da oltre un ventennio si occupa di poesia, musica, letteratura per l’infanzia, saggistica e critica letteraria. Direttrice del marchio Editoriale RPlibri è Presidente dell’Associazione Arte e Saperi. Ha ideato e coordina il Festival della Poesia nella Cortesia di San Giorgio del Sannio. È stata tradotta in nove lingue. Sue recenti pubblicazioni: Gli imperfetti sono gente bizzarra, Quel grido raggrumato, Il suono per obbedienza, Prima di andare, La principessa con i baffi, L’amore casomai, La venatura della viola.