Vi siete mai chiesti
dell’amore inflazionato?
Di quanta speme sporge
da una coppa dove
ognuno attinge?
Avete mai annerito
il riflesso
ascoltando canzoni
di cui non conoscete
provenienza, né nascita?
O se è grande è spietata la terra
che comprende ogni nostra
marginale diatriba?
Avete mai osservato
fuori dal punto che
vi argina in cecità?
Lasciate passare
Lasciate passare lo schianto del vetro
Lasciate passare le superfici lisce
che vi rendono singoli e muti
E lumeggiate sicuri
dove ogni costola
ha vigore di corpo
e non il senso
rachitico
di un mucchietto
di cenere.
