senza titolo

volano foglie d’oro, è il giorno degli avanzi di febbre,
qualcuno posa le buste pesanti sull’asfalto, respira e riparte
portando con sé una scia di ricordi.
In alto danzano i lampioni,
sembrano corpi condannati a resistere
più che luce, lividi, persi nel tempo, sopra il primo strato del tempo.
La sera ha questa pelle spessa
un taglio che non sanguina
una scritta sul vetro appannato, forse
questa è la vita, dico,
un rumore lontano, qualcosa che sai
sta nascendo.

Loading

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.