senza titolo

Mi verranno le mani come le tue.

I nodi, le vene alte, la pelle raggrinzita

i palmi callosi

ché badili, zappe, pennelli nella nostra famiglia

sono cose per le donne.

Odoravano di candeggina e di marsiglia

piene di secchezza e ragadi

perché il lavoro se non c’era te lo inventavi;

erano povere di carezze per me

ma ne erano colme per la figlia che ho fatto

– non erano transitive, le mie urlavano ancora “non c’è” –

Pochi mesi non possono stare per una vita intera

ma il bianco tumorale delle tue dita smagrite

aggrappato al mio braccio

mentre il tuo cervello spioveva

resta il sottovuoto prezioso di ciò che eri

e avevi paura di farmi vedere

(si taglia il cordone non la sua anima).

Le mie mani come le tue

i nodi le vene l’amore.

 

ph.: Lukasz Wierbowski

donnemanigiovanivecchie(LukaszWierbowski)

 

 

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