[Nascosero le chiavi
del bosco.]
Ci perdemmo
diversa_mente uguali
su mezze punte
verso l’effluvio
che sudava in bocca
conducendo all’ingorgo
sul gozzo dell’alba,
dove, un sistro
stanco di quaresime
giubilava accordi
imbastarditi
sui volti in penombra
nel singhiozzo a fratte
di cosce belliche
radicate
nell’ingombro di un menhir,
che facendo capitolare
fossette giù dal pulpito,
cinse il fiato sul prolasso
di un tappeto d’erba
a tremare
l’orlo che lo separava
da uno strato all’altro
dal senso
di un gesto compiuto
che ridava l’aria,
proprio lei,
così bugiarda
a rinnegare il nostro essere
lussazione incompleta.