http://www.deapress.com/culture/letteratura/14774-edizioni-dea-hasan-atiya-al-nassar.html
(da Roghi sull’acqua babilonese)
Verrà da me il silenzio:
il silenzio che entra nelle vesti dei morti.
L’istante era povero
(abbandonato e ferito)
ed i nostri cieli stranieri.
Fuggiremo alla ricerca della
Rivoluzione,
ha gridato il vento,
e i nostri ultimi giorni
hanno urlato, feriti.