Smisi

Ad oggi
davvero non saprei
dell’inizio del tracollo.
Di certo fu, un momento
non troppo normale, dove il figlio
smise di essere figlio
E per le strade si fecero gabbie
di feroce amore materno.

Di certo il mondo
non era stato mai
così vivido, spietato
E ricordo vagamente
la goccia traboccare:
il suono del metallo
che attraversa il fiato
come burro.

E so
che non riuscii più;
mentre tutto assunse
un tono profondo
scuro

smisi
smisi di essere figlio
smisi di esserlo
anche per Dio.

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