spalmata di pace non offro occasione
neppure alle parole per scuotere
la condizione di corpo levitante sul divano
dal divano al letto e alla rovescia
toccando terra poco poco
cibandomi a freddo
la doccia
la cura
davanti allo specchio – senza indagare
piacere neutro nella casa vuota
contare le poche ore al trillare
di una sveglia vivace
e poi nuovamente pace