La trasparenza
di un filo sceso
dall’occhio del cielo
passa l’asola della mente
e canta in gola – grazie
infilando gli anelli
della colonna vertebrale,
ad uno ad uno riassorbe
detriti karmici
per danzare senza veleno
nella ruota di un pavone
dove la notte è giorno
e il giorno è la notte;
aderenza perfetta
al ventre sacro di Madre Terra.