Sul patire

Del chiarore
e della farfalla
che danza sull’alba,
dell’invito
a frantumarci gli occhi
per un mondo migliore,
su questo punto
nel quale persistere
e da questa necessità d’esondare
è il nostro patire.

Dalle finestre aperte
hanno issato donne gravide
per indicarci la via
al sussurrare

perché
da queste rive d’ossa
la scossa ci attende
e di questa terra
che ci mischia in baruffe
dove il cielo
è sotterrato

si aspetta invano il brivido

e da questo perire
su periferie adamitiche
che la voce si insinua
ruvida
a dimenticare il futuro.

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