Essere appena concepibili
non dico misurabili da ciglia a ciglia da lingua a lingua non dico musicabili
come fiati o mani o tamburi
essere quasi originari come forme d’acqua
appena in tempo a scriversi addosso argini e correnti
tenersi ai fiumi ai mari ai quarti di luna dove si muore a galla di abissi o vertigini
essere orgasmi in bocca alla letteratura
questi lembi che azzardano regioni
che infilano lentezze
combinano di braccia e ginocchia a perdersi
tempo di colle e grovigli
scoppiano dentro agli occhi
scoppiano dentro ai baci i temporali
2 Comments
La trovo straordinariamente spinta nella ricerca creativa
Grazie mille Francesca!!
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