Alfine ti ritrovo
Nello sciabordìo di mestoli e stoviglie
Nascosto in gesti consueti
In segnali di fumo
In brividi di giornate frugali
Visione scorre su epiteliale memoria
Appartenenti ed ignoti
Rivoltando zolle d’esistenza
Mi chiedo quanto ancora e poi sorrido
Un ragno si é posato sul panno giallo
Lo accompagno nella notte sulle rose.