Ricordami quel vento di capelli chiari,
il tuo passo leggero disseminato di chiodi
raccontami il paese, col grigiore finto-dormiente
delle case, e un’afa di mele mature
per le salite ombrose; e dimmi
delle vendemmie, e del cielo aspro e antico
dove tutto svaniva. Dimmi. Di te, del fumo
denso nelle chiese, e dei canti come dogmi
intrisi d’incenso e di colpa: un gradiente
rosso-petali, che scolora nel ricordo
e lascia solo le spine