una preghiera

ben altro era tacere
trovare un silenzio uno scampolo di religione tra queste vie di vetrine che siamo noi scolpiti male mentre perdiamo qualcosa
e camminiamo
come se tutto uno spettacolo la vita avesse un dialogo per noi stasera ed io ti parlo
con questo piede che va nella lingua piuttosto e ti vedo ballare
sopra un rumore di foglie e sparire come anche un occhio scompare
e due bocche galleggiano senza rumore

portami dove un fiore non accade
nascondimi dentro le orecchie aspettami ieri oggi
così come una musica a natale
che è troppo allegra l’aria stasera
troppo per due balconi di argento e rame
e sono tra la gente che ti lascia un donde di carezze
e tu ti godi una tua gioia strana e la parola ti nasce dagli occhi vecchia e bambina
in quel rumore di tempo assordante
quando s’arriva da soli a morire e tutto il mondo aspetta
e l’attesa
è un ascolto
di mani
chiuse
a pregare

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