Una questione privata

Conserverò il vento della malinconia,
la mia leccornia è un’ape sbronza
di dita arrese alla dissoluzione.

Come potrò issare gli occhi
sulla montagna e sventolare
negli accordi del vento.

Che ci fa questa gente
ancora a mungermi l’anima,
questa gente a ricamarmi gli occhi,
cos’è questa fretta di interpretare
ogni espressione come fosse una scatola.

Come fate
a scivolare giù dal cielo
e non stupirvi
della preghiera della notte
che trama per usurpare
le prime luci dell’alba.

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