Una volta mi hai detto che eravamo simili.
Oggi ti dico: no, non fare di tutta l’erba un fascio. Se io
fossi come te che cadi, come una bambina e speri, speri
che ogni cosa possa tornare, continuamente, in modo ciclico
e indifferente allo spazio tempo.
Che il sole non sia una palla infuocata, ma sia una
meravigliosa apertura alla vita. E che ognuno
ognuno dei presenti, possa ricordare che in fondo tutti
aspettano un attimo d’amore. Uno soltanto e significativo.
No, non dire cose a cui non credo. Non dimostrare al mondo
quanto piccola possa essere la mia verità. Non rendermi ridicolo
mentre sorprendo con mezza smorfia, la tua bellezza.