A volte, frugando in quell’immenso deposito stratificato che corrisponde al nome di wikipedia, vengono fuori cose curiose. Tipo le cose successe un 11 settembre che non fosse quello del 2001.
l’undicisettembre
del milleottocentoquarantasette
in un saloon di Pittsburg, Pensylvania
per la prima volta venne suonata “Oh! Susanna”,
certo la più nota delle canzoni
scritte da Stephen Foster.
Quando morì, a trentasette anni
fracassando un lavabo con la testa
aveva in tasca trentotto centesimi
e una lettera d’addio iniziata e mai finita.
Centocinquantaquattro anni dopo
(nel frattempo era successo un po’ di tutto
compresi il golpe in Cile e il primo disco in inglese di Celine Dion)
era di nuovo l’undicisettembre
e ad andare in pezzi furono pezzi di New York
tra cui tremila tizi.
Strana storia la Storia,
somiglia alle cose ammucchiate sul mio terrazzo,
agli scatoloni di un trasloco,
all’album di figurine incompleto
di un qualche dio ubriaco
