La vestaglia a fiori

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Non so più che farmene

 

di quelle macchie di capillari su fondo bianco

e dei lembi di seta stinta sulle cosce.

 

Umido sempre è il suono del tamburo

abbarbicato al ventre.

 

Ma cos’è al confronto trascinare rasoterra

una e più pagine di cemento?

 

Una bulimia placentare mai saziata

da sfamare a morsi e graffi.

 

Eppure sono qui, fango al fango

e non sudo.

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