Vita d’oro e noce

Cercherò d’addormentare

al modo di pifferaio

questo  biforcuto amarezza-gioia

d’un campo triforcuto, visivo,

invaso e invasivo,

di tanti voi e le formiche,

le formiche e voi,

stesso passo,

stesso gesto nel mettere sulla schiena il peso,

stesso spasso nel bruciare il vostro formicaio,

stesso modo bifolco , monco,

vuoto a dare, prendere,

pretendere lo stesso,

anche se strizzato da un urlo strozzato,

straziato lo sguardo si palesa

di questa umanità,

di questo brulicare,

di tanti, tanti,

tanti voi,

voi, voi, voi,

che a crepare,

in bare,

a crepare,

voi, così alteri, così fieri,

cosi voi,

dove finirete?

Finirete dove i muratori,

“le bestie”, pisciano e dormono,

e voi, e voi,

in case-casse di noce,

a puzzare di giallo paglierino

goccia a goccia:

voi e la vostra eternità.puzza sotto il naso

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