Wet Dream (Notturne Polluzioni)

308321

 

Non v’era tratto stigmatizzato
eppure scivolava fetida la linea,
sinaptica – scorgeva l’amplesso misurato

Quasi fosse, un lontano richiamo
di sinusoidi ed ellittiche schiarite
dense come bruma in trasparenza,
disegnando collo e tibia e perone.

La pelle, a tratti schiava, in brividi
d’ossute convinzioni carnali
aspettava un varco preterintenzionale
su schiuse di labbra al Rosso convesse

Nel liquido risultato, sogni in deprecabile dispersione
come cera sciolta d’iridi sopra le coppe del mattino
che andò, iniziando scalzo di te.

 

 

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