senza titolo

Sono stata albero della vita.

Una notte, sugli zoccoli del mattino,
ho dato frutto e radici insieme.

Mi passano le stagioni tra le braccia,
rami che impallidiscono e gemmano.

Sto
nella mia zolla di vita,
la chioma spuntata e rada
sotto le forbici del dolore

o per il troppo candore
del mio tronco di betulla.

Mi trovo
qui
nei mesi del silenzio
(letargo del percepire)
perdendo forza ad ogni lasciata di foglia.

Stillare la morte
sapendo il ritorno,

cantilenare il vivere
con la precognizione della fine

e persistere in questo viaggio
dove fine e inizio hanno la stessa origine
dove materia e tempo e spazio
sono un perpetuo amalgamarsi,

non è forse essere profughi
dentro se stessi?

 

ph.; Katia Chausheva

donnaalberosfocata(KatiaChausheva)

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