Domani sarò un orso
o forse un gatto o un maiale
sarò silenzio e diniego
chiusa nel pelo e ipocrisia
spargerò sale e stelle
petali di pelle.
Riuscirò a parlare
di carta e regole dure
nasconderò la faccia
sotto la terra, giù in fondo
e scaverai per giorni
tra gli avanzi
e le cose di contorno.
Mostrami la via
la tua unica e giusta
la mezza cena, il calice sano
il vestito della festa.
Mostrami la malattia
la tua unica e ingiusta
e dimmi quando arriverà
per me, la pace
quando e se
potrò essere verme
che di terra si nutre.