Intermittenze

Il fatto è che non scrivi fiore per dire fiore
tu il fiore neanche lo vedi non sai cos’è un fiore
ma senti qualcosa che ricorda un fiore
e le parole ti entrano dentro
come se fossi tu quel corpo infinito di bocche da sbagliare
quel rumore di vetro che arriva dal cielo
come un maroso
tu dici fiore per dire campo capelli mano
tempo che entra dentro questa parola la buca la cerchia la indovina

Potevi almeno comprenderla l’allegria
dirla alle mani
che la infilassero in qualche fuoco
in uno qualunque dei tuoi occhi

ma c’è tra noi una distanza enorme
ed io non so soffiare ai pianeti
io che non ho bocca

lasciami allora le parole confuse e lo specchio
lasciami i fianchi e la strada _e il mio piede_ che buca la carta

quello che vedi è un cielo di nuvole
una chimica accesa spenta l’intermittenza
dell’anima
è nelle cose lontane
vicine

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