Tu devi!

Braccia e gambe legate
per coloro i quali
hanno preventivamente prenotato
fugaci sogni di gloria.
Sono liberi di giocare coi nodi,
liberi di scegliere tra essere fedeli
od essere un problema che si diverte
ad infierire sui luoghi accertati.

La diffusione del clamore
ha prodotto risultati sconcertanti:
Sezioni dedicate alle ore di svago!
Probabilmente un alieno
giunto da mondi lontani
ci prenderebbe per matti
ad osservare i bizzarri atteggiamenti
di uomini che sembrano strafatti:
un’ora di palestra,
perché tu devi!
un’ora di corsa,
perché tu devi!
Il bambino all’asta dei desideri
per essere almeno un po’ speciale
perché tu devi!

Tu devi deviare da te stesso!
Ecco ciò che è implicito
nel messaggio socialmente utile.
Non importa se urli,
se sei inutile,
o sei meno che più.
L’importante è che sollevi il giorno
che nasce limpido dai tuoi occhi
per scaraventarlo in qualche eccesso,
in qualche ipocondriaca necessità
o in qualche bisogno costruito ad arte.
E poi?
E poi avrai la tua razione di carote,
la tua iscrizione al club della logica,
una lisciata al pelo
con la bella convinzione
cucinata al punto giusto
che tanto la felicità
non possa concettualmente esistere.

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