Suona e gira la ruota,
vola radente,
sorride alle strade,
saluta finestre,
fa vibrare campane,
sfiora aquiloni
e verdi distese
di laghi montani.
Spruzzi di mare,
grida eccitate,
è festa negli occhi.
Poi giunge pensosa la sera,
ripassa i momenti
calpestati di giorno,
le orme lasciate
per chi viene dopo.
Ma torna un sorriso
schizzando pozzanghere
in faccia alla vita
vestita di gemme
quand’è primavera.
Purtroppo è la notte
che non passa mai,
coi suoi fili allentati,
le ore sul muro,
le pause in soffitta.
All’alba rinasce
il giorno bambino,
col sorriso tra i denti
è pronto di nuovo
ad alzare mattoni.