Mi sfida l’alba

Mi sfida l’alba a dimostrarmi meglio

della lamiera di baracca

che risuona di pioggia

malavoglia,

delle cose accecate dal mattino

che non ha aspettato

che mi mettessi in posa

e senza bussare mi ha colto senza sogni.

Aiutami

a partorire lo strazio in una buca

a scrivere in una pozza

il lamento che mi forza l’uscio

come un figlio che è già morto

che sia alto il grido

dell’amore che non ho

della bellezza che non contengo

che dal rimpianto mi si frantuma

ogni speranza in mano.

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