Le pastoie per serrare le zampe
la corda
a issarlo su,
la schiena inarcata
come un brandello di liuto
che non vibra più
solo un pianto l’unica nota.
Agnello, occhi da spigola
tu che togli i peccati dal mondo
rigola, giù il pianto
come il sangue dalle vene
un pezzo d’uomo si stacca
dell’umanità per sempre
e si riempe la pancia “fa niente”
uno sterpo, la spina
a ciondolare nel vuoto rimane:
è Pasqua, è il due di novembre.