Turritania

Siamo terra e solitudine & adesso
tutto è terra da dimenticare e ginocchia
come di ponti da camminarci per viaggiare.

Nostra signora dei mediocri piedi e senza
immaginazione, fra terra e sapere noi sappiamo
solo volere altra terra & vento e ci sembra normale,
e sparire ci sembra già poco, noi che sappiamo
vedere solo altra nuda terra, anche nelle facce
della gente d’oro e stiamo sempre a guardare & pregare
& aspettare l’ultimo dei viaggiatori ancora scomparso,
noi che aspettiamo nelle salite di cera i nostri
compagni sempre stanchi.
Sempre stupiti restiamo ad osservare strade & barche
& bocche di pagine spettinate come tovaglie,
noi che sappiamo il prezzo delle rotte
per raggiungere Turritania.

Nostra signora del lavoro, nostra
seccatura che appari raramente,
non ti sei ancora stancata ad ascoltare
quelli che parlano sempre e solo di te?
Noi che sappiamo signora terra,
tutto ciò che c’è da sapere sui tuoi
mutamenti, di come stringi le gambe di
vento quando il sole resta fermo a
guardarti per poi trascinarti in
un’altra terra di piccoli uomini
con la smania di camminare.

E vedere questa Turritania,
con nomi & giardini dimenticati,
coi capelli di occhi di sera,
in discesa sui portoni a ricordare.
E vedere questa Turritania, che
non capisce o non vuole capire, che
aspetta l’ultimo dei suoi piccoli
ponti, dimenticare.
E nostra signora della terra,
noi siamo piccola gente spaventata dal mare
e abbiamo sempre questo bisogno di ricordare
che anche noi siamo figli della terra,
per noi fai che ci sia sempre vento e sole,
in questa Turritania.

Loading

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.