il vento è presenza
dilania, dilata il giardino
l’erba s’apre alla voce
del mondo oltre la siepe
ondeggiano i rami ondeggio io
che d’inquietudine scrivo
senza religione alcuna
che non le foglie divine
verdi, a cantare la vita
fossero così gli uomini
aperti ai mutamenti del cielo
liberi di seguire la musica
senza frontiere
ero muro vivo o vivo rumore?