non hanno gli arti azzurri
nemmeno gli occhi verdi;
non hanno la Natura
per mito
neanche una stella
per luce
o uno straccio di maschera
e mentre grembi d’astio
[si strappano, ma]
non rovesciano toppe
seri e sgualciti, i morti si trascinano.
Senza ingannare il tempo
ammicco alla mia croce, danzo con
la sua ombra.
Vedo in ciascuna cosa:
mi diventa ragione
da trasformare in gioco