Correnti d’aria

se poi questo ricordo
davvero si mettesse
tutto dentro la parola
e ancora proteggesse
il senso passando
da un polmone all’altro
come su un ponte tenendosi
nel cuore di un respiro
forma da me a me
fino al rialzo improvviso
del tempo nel tempo
appena intuito d’una voce

e un volto si formasse
tra le mani toccando
mille variazioni d’erba
come quando l’erba
si bagna da un cielo
ipotetico di occhi tra
l’azzurro e il verde
e il verde sposta qualcosa un verbo
e all’improvviso
si coniuga un sorriso
che rimane tagliato
nel vento

sarebbe allora un tenersi
sempre
di qua e di là da un punto
degli occhi
che a forza di pensare vedono?

ed è questo vedere un sentire nel sogno
le andate e i ritorni del cuore?

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