Dell’amore

c’è sempre quest’acqua nella voce, un dire che porta residui
di terre, qualcosa che resta di sotto a sopire; si aspetta
un gesto del corpo, una mano che scenda nel buio, tenga nella corrente
il suo piccolo covo dove farsi scoprire.

Parlarsi piano è questo cercarsi di notte
avere la quota del bene, sentire come la percezione del bene.

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