Alessia e la pianta di fragole

Ragazza Alessia nel diradarsi

della chiave della nebbia,

emerge nel della camera

bosco di pini e abeti come

al Parco Virgiliano. Trasale

Alessia nel vedere nella stanza

di fragole la pianta dono

di Giovanni (ne mangia una

in quieto stupore oltre le stelle

e le lune di amica Selene nell’

entrare nello scenico spazio

in prove di danza).. E’ tutta bella

la vita a rispecchiarsi dai vetri

di finestra e tutto buono quell’

azzurro cobalto che le turba

il corpo. Tetto di cielo nell’

agglutinarsi di mistici pensieri

e così esiste ragazza Alessia

nell’uscire e giungere alla panetteria

e alla farmacia della guarigione.

A poco a poco muta il sembiante

Alessia scorge il nero seppia del

cielo infiorato da stelle grandiose

e Venere occhieggiaa tra gli

alberi del giardino-stanza in inesausta

prosecuzione d’infinito.

Prende una mela dall’albero

come Eva, Alessia, mangia

il frutto e stasera farà l’amore.

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