L’asfalto è irrespirabile, sarà l’afa
o la corda bagnata intorno al collo, chissà.
Le crepe ispessiscono la pelle, fra una spina e l’altra
ma lo specchio è ipocondriaco, s’ammala d’illusione.
Continuo a correre coi tacchi a spillo sulla grata
ignorando i vetri rotti.