Come quelle foglie

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Lo sguardo testardo
apposto sul limite d’un fiore
e tante braccia, per avvolgere ciò
che conservavo negli occhi

Un solo fiato, ancora prese posto
nella buia dimora dei miei giorni

[Restami qui a fianco].

È di questo pensai
con dolo nel cuore

dopo

Quando netta la bruma
sollevò ogni sipario di rara solitudine

E

Quale frase, quale oscenità!
quali labbra insignificanti!
a cincischiare miti per bambini

come
per nutrire di quel cuscino d’ombra
ogni perplessità per questa vita.

Ella, pose la mano
sul ventre tiepido

La sua casa [vuota di gioia]
uno spioncino, dall’altra parte
le scale che davano al giardino

Era autunno
e tutto sembrò
vacillare

come quelle foglie

 

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