Arthur Rimbaud / Poeti Internazionali

SENSAZIONE

Le sere azzurre d’estate, andrò per i sentieri,
Punzecchiato dal grano, a calpestare erba fina:
Trasognato, ne sentirò la freschezza ai piedi.
Lascerò che il vento mi bagni il capo nudo.

Non parlerò, non penserò a niente:
Ma l’amore infinito mi salirà nell’anima,
E andrò lontano, molto lontano, come uno zingaro,
Nella Natura, – felice come con una donna.

marzo 1870

L’ETERNITA’

È ritrovata.
Che? – L’Eternità.
È il mare andato via
Col sole.

Anima sentinella,
Mormoriamo l’assenso
Della notte di nulla
E del giorno di fuoco.

Dai suffragi umani,
Dai comuni slanci,
Tu là ti liberi
E voli a seconda.

Poi che da voi sole,
Braci di raso,
Esala il Dovere,
Senza un: finalmente.

Là niente speranza,
Non c’è un orietur.
Scienza con pazienza,
Il supplizio è certo.

È ritrovata.
Che? – L’Eternità.
È il mare andato via
Col sole.

Maggio 1872

VAGABONDI

Misero fratello! Quante veglie atroci mi ha procurato! “Non affrontavo con fervore quell’impresa. Mi ero preso gioco della sua infermità. Per colpa mia saremmo tornati in esilio, in schiavitù.” Supponeva in me una scalogna e un’innocenza molto bizzarre, e aggiungeva inquietanti ragioni.

Io rispondevo sogghignando a quel satanico dottore, e finivo per raggiungere la finestra. Creavo, al di là della campagna attraversata da strisce di musica rara, i fantasmi del futuro lusso notturno.

Dopo questa distrazione vagamente igienica, mi stendevo su un pagliericcio. E, quasi ogni notte, appena addormentato, il povero fratello si alzava, la bocca imputridita, gli occhi estirpati, – proprio come si sognava lui! – e mi trascinava nella sala urlando il suo sogno di dolore idiota.

Avevo infatti, in tutta sincerità di spirito, preso l’impegno di restituirlo al suo stato primitivo di figlio del Sole, – ed erravamo, nutriti del vino delle caverne e del biscotto della strada, io ansioso di trovare il luogo e la formula.

Poesie tratte da La Stella Piange, traduzione di Diana Grange Fiori

Jean Nicolas Arthur Rimbaud /aʁ’tyʁ ʁɛ̃’bo/ (Charleville, 20 ottobre 1854 – Marsiglia, 10 novembre 1891) è stato un poeta francese.

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