Vermi anaerobi
mi cingono la fronte di mirto.
Le mie braccia cariche di mussola
gettano in aria mucchi di parole
per vedere se cadono in piedi.
Non ho apostatato dall’ anafora volatile
che si nasconde dietro un filo d’erba:
in gola, un sapore di muffa e foglie morte
mal rimasticate