Là Fuori

Fuori so già cosa

ché ho tatto e lingua

per il catrame e le sue fonti

 

non m’illudo

 

Ed ho visto: gradini a ciel sereno

Tra braccia tornite da piaghe contorte

su questo destino che m’ insegue.

 

E forse ne farò un giorno Dio,

[sprimacciandomi tra chiodi

e occhi sfitti]

Per poi lasciare che sia

sola mancata preghiera

 

Sicuro

prenderò il prossimo spazio,

– magari qualche treno –

Lasciando odore di fuga

Ed una tiepida orma

che ancora racconta

qualcosina di me

 

 

Immagine di © Juan Gatti

 

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