Il vuoto
non si vede ma
spesso si sente.
Il vuoto
ha più voci ma
è trasparente.
*
La prospettiva è assente
in questa stanza colorata.
Qui lo sorprendo l’esistere;
nel mentre che cola lo scopro
comprimersi, come fissarsi,
nel gesto silenzioso della mano
che muove con sé, spostandolo,
il rettangolo pieno della porta.
*
Non sono voci
né singole parole.
Sono minimi
colpi di nulla,
colpi di niente
(come semplici
colpi di tosse).
Irregolari, brevi,
forse trascurabili…
Certamente in lontananza.
*
È
una rapida ‒
ripida ‒
successione di cedimenti,
di crepitii brevi e netti…
Il ghiaccio
che nel liquido si scioglie, che,
così, per sempre perde
tutto il suo essere contingente.
(da Anamorfiche di Danilo Mandolini, VERSANTI – Collana di versi e immagini, Arcipelago itaca edizioni)
Con nove immagini fotografiche dell’autore.
Scopri di più: https://arcipelagoitaca.it/products/anamorfiche
Danilo Mandolini è nato ad Osimo (AN), dove vive, nel 1965. Ha pubblicato, in versi: Diario di bagagli e di parole (1993), Una misura incolmabile (1995), l’anima del ghiaccio (1997), Sul viso umano (2001), La distanza da compiere (2004), Radici e rami (2007) e A ritroso (2013), che raccoglie un nucleo di inediti e ‒ per ampi tratti rivisitata ‒ anche una vasta selezione di testi da tutta la precedente produzione. Sue poesie e suoi racconti brevi sono apparsi in antologie, riviste e blog letterari. La sua opera in versi ha ottenuto riconoscimenti in numerosi Premi letterari italiani. Nel 2010 ha ideato ed iniziato a curare “Arcipelago itaca”: un progetto di diffusione della poesia contemporanea e non solo che nel frattempo è divenuto anche casa editrice (www.arcipelagoitaca.it). Per Arcipelago itaca Edizioni, oltre ad esserne il titolare, è responsabile di alcune collane.