Luca Buonaguidi, tre poesie da “India, complice il silenzio”

*

Ti ho incontrato al fiume
ero meno giovane
di quanto lo sia adesso.
Mi chiedesti silenzio
non compresi
e parlai.
Ti voltasti
attraversando la corrente
e sparisti nel bosco.
Resto qui nell’attesa
piango ogni volta
che penso all’addio.
Odo talvolta
un fruscio di fronde
non so se ti celi nell’ombra.
Chiamo quel suono Dio
quell’ombra anima
e quest’attesa vita.
01/04/2013
Jodhpur

*

Siedo nella stessa stanza
ho smesso di contare i giorni
sono ora questi sequenze senza nome
che un guardiano lascia entrare
da una porta del sentire
che muta l’identità dell’occhio
da osservatore a prima visione.
Ascolto la corrente del fiume
che cinge i remi del divenire
e con gli occhi della mente attendo
un canto devozionale che mi dia forma,
un’invocazione dolente che mi sia approdo
o pur solo ancora che liberi il peso
nell’etere che accoglie il tuono.
Varanasi
13/04/2013

*

Trattengo il respiro
che ospita l’attimo poetico,
inghiotto il tuono
che declama il canto solenne.
Perduto il nome
il vuoto verte al velo
che innesca la visione.
È questo profumo nero la notte.
Una danza furiosa
che sublima gli elementi,
un binario che s’arresta
dinanzi alla foresta intatta.
Mi pare di poter vedere
la parola lanciarsi nuda nel verso,
fiammeggiante sfiorare il cielo,
infine contenermi nel palmo della mano.
Haridwar
30/05/2013

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Luca Buonaguidi (Pistoia, 1987) ha pubblicato in poesia I giorni del vino e delle rose (2010, Fermenti), Ho parlato alle parole (2014, Oèdipus) ed è in uscita INDIA – complice il silenzio (Italic Pequod), diario di un viaggio in solitaria e via terra di sei mesi tra Sri Lanka, India, Bhutan, Nepal e Tibet. In prosa ha pubblicato un racconto ne La sagra è vicina (2013, Beltempo) ed è in uscita la biografia immaginale della storica band Franti col collettivo di scrittura Cani Bastardi Franti.
Perché era lì – Antistorie da una band non classificata (Nautilus). Suoi testi o commenti ad essi si leggono su varie riviste di letteratura e poesia (Poesia, La poesia e lo spirito, ecc.) e raccoglie le sue scritture eterogenee sul suo blog anarco-autistico http://www.carusopascoski.com. Scrive/ha scritto reportage, opinioni e approfondimenti di cultura e società nelle sue varie forme per Altracittà, Cani Bastardi, CineFatti, Comunità Provvisorie, i.OVO, Il Tirreno, Impatto Sonoro, KonSequenz, L’EstroVerso, Mola Mola, Stordisco, Vai a quel paese! – Go face yourself e altre. I suoi reading vengono ospitati in tutta Italia e sonorizzati/accompagnati da musicisti come Elias Nardi, Trucupas, Jacopo Salvatori, Chris Yan, Collective Nimel, Gianni De Angelis e collabora come autore di testi dei prossimi dischi di Girolamo De Simone, Maisie, Elephant. In corso d’opera si segnalano in particolare un saggio di psicologia del linguaggio poetico dal titolo Poesia e Psiche – L’enigma, la storia e l’incontro del mondo poetico con la psicologia che annovera vari interventi esterni d’autore; la biografia del cantante (ex Diaframma) e artista Miro Sassolini; l’opera multimediale Alphabet Series/Salvezza che cade col pittore belga Pol Bonduelle; un poema di cui custodisce gelosamente i contenuti ma non il titolo provvisorio Poeta perché tutti suonavano già la chitarra ed altre già non più eventuali ma necessariamente futuribili: si faranno a Dio piacendo. Laureato in Psicologia Clinica, già tutor per studenti disabili e operatore presso una comunità terapeutica, conduce seminari esperienziali sul carattere antropologico, espressivo e terapeutico della poesia e progetti di scrittura creativa con utenza caratterizzata da disabilità cognitiva e motoria. Vive oggi in un paese di una decina di anime sull’Appennino tosco-emiliano per riscoprire l’importanza di essere piccoli.

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