considerate una mano
guardatela mentre discute la prebenda, la scorpiona, come s’imbriglia e salta e piange e se la ride (la bugiarda) e si nasconde nella secca nostalgia di un verso -scontato ottuso illuso prolungato scolpito in mille lettere di rame
guardatela intanto che muore in un suo precipizio di ore
(posso piegarla come un fiore e il mio fiore è un cervello poetico patetico pneumatico)
una mano cammina
va di schiena sui fogli li gira li consuma li prende alla gola li fuma
li sfuma