penso mangerò
infinite lupare ai bordi isosceli di trapezi immaginari
che lombrichi al lungomare di una spiaggia e di un oblò.
e vomiterò
altrettanti invertebrati incubi notturni
che potranno – se vorranno –
essere fatali sulle orme immaginate
di tendoni alati e di invettive contro qualsiasi sorta
questo è ciò che penso
e non c’è freddo, e non c’è dove;
questo mi riscalda
le sementi, il buono odore.
di polistirolo,
di credenza, di magone?
vento di sud-est
corna di pavone.
poi vivrò
infinite vite
e morrò
infinite morti
a melone,
sui pesanti oblii
da spiazzate vie
de turgibus molestibus
I wanna see you soon
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questo testo si trova anche sull’antologia “Oblò”, edita e curata dal blog di Escamontage http://escamontage.wordpress.com/ e che verrà presentata il prossimo 11 giugno a Roma presso il Lavatoio Contumaciale, e poi il 3 luglio durante il Bracciano Film Festival!..
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e dà anche il titolo al mio blog! http://cornadipavone.wordpress.com/
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