È ancora presto, per diventare vecchi

Il gatto è sempre di qualcuno,
il coltello non lo hai dalla parte del manico
il telecomando è sempre troppo lontano.
Preoccupati del rumore, tutta colpa di chi ti ha costruito
muri così sottili, da sentire gli orgasmi
della bella fidanzata del tuo vicino,
speri che là fuori
un ubriaco ti investa, mentre vai in bicicletta alla domenica,
ma non c’è abbastanza acqua per tutti
così diamo la colpa al deserto,
all’incoltivabile terra della Mauritania,
per la morte di bambini-soldato,
l’hanno scelto loro di vivere lì,
dovrebbero scappare, fare anche la fame e la sete
in mezzo al mare, sperando di trovare un luogo migliore,
ma non qui, qui c’è già troppa gente,
poi rubano lavoro,
poi si fottono le nostre donne,
poi prendono a picconate in faccia i passanti,
poi stuprano i nostri cani,
poi mangiano i vermi, pisciano in testa alla nostra giustizia.
Ti servono 2 litri d’acqua al giorno
per non farti del male,
chi se ne importa se fumi sigarette
bevi caffè, vai a caccia di transessuali sulla statale,
l’importante è fare ciò che si aspettano da te:
condannerai la droga, vorrai provarla,
condannerai l’omosessualità, ti masturberai sui porno di ragazze lesbiche,
condannerai l’omicidio e il suicidio, vorrai provarli,
condannerai il sesso fine a sé stesso, vorrai provarlo,
condannerai la globalizzazione, ti masturberai sui porno di ragazze asiatiche,
condannerai, non otterrai nulla, non sei nessuno per prendere decisioni.
Il gatto scomparso, quello che vedevi sempre in giro,
quello cieco da un occhio, quello che mangiava gli uccellini,
era di qualcuno, ma nessuno lo sapeva.

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