Sulla strada di ritorno, una voce
ha planato sulle verità altrui:
tutti sono sicuri ed urlano.
Il suono fa eco e l’immagine è
purpurea, nubi chiudono spiragli
di lucentezza, come premonizione:
il mondo ha limiti fatti di specchi
e la morte ha le mani sporche
del tuo sangue.
Se guardi lontano, scorgerai
desolazioni che hanno il tuo volto
senza memoria né coscienza.