partirò da un aprile ventoso
da un lato diverso del tempo
dentro una bolla d’acqua
ti cercherò in giro attimo felice
e sarò l’occhio invaso
l’albero a piene mani
avrò un dolore nel nome
e una lampada sulla schiena
per disegnare la notte
dove ti troverò
senza bagagli e avrò
il latte di luna ai piedi
e una città sulla bocca
edificata
in tutte le lingue
mi sveglierò
dal lato squamoso dei pesci e sarò
in perfetta danza
poesia di fianco
1 Comment
anche tu sei molto bravo carissimo giovanni alias “una lampada sulla schiena per disegnare la notte”….