atto I
violenza è un fast food
un’agenda un satellite;
la Chiesa Cattolica e tutte le
chiese: indistintamente.
lo Stato, Sanremo
iscriversi al partito
violenza è un passatempo
è già di per sé
essere vivo.
violenza è un cane da guardia. la guardia
inglese; svegliarsi dalla cosa migliore che ti potesse capitare
per scoprire che stavi solo
sognando
atto II
violenza è Studio Aperto
voler essere da qualche altra parte;
gli specchi dei bar e tutti i bar
borghesi: indistintamente.
la Realpolitik, un orologio
la macchina burocratica
violenza è il sottopasso
la persona giuridica.
cercare l’infinito,
una frontiera,
lo Zecchino d’Oro; violenza
è una crema per la pelle
la prima
fila dei viali
atto III
talvolta la terza talvolta
la seconda –
violenza è civiltà
è una sveglia che suona
alle 06:00 del mattino,
la tua faccia riflessa allo specchio sopra
il tuo lavandino. fissati
un istante e sei finito,
un altro giorno regalato
a un Occidente
di David fermi immobili
ma nei loro
diritti: inalienabili
c’è sempre qualcuno che si ha paura di incontrare
camminando per strada;
beh coraggio
rialzati e picchia
la legge è sorda,
non parlarci
non ti sente
parla con me.