Favole

1458422_657442694276076_804614695_n

 

Immagine di © Christopher McKenney

Mi chiedi a volte
un sospiro sopito.

La maschera ritorta
che mi calza come guanto

Ma, fosse l’altrui volontà
a ribadire sui miei specchi:
[non scoveresti oppidi
né un baleno di quel cielo
che m’opprime]

Lo strumento spuntato
che verghi tra le mani
s’accosta diligente sì;

ma non si mischia
e pur d’amore
non gabella

Pretendi a volte
di massacrare ciò che sono
di masticarmi tra sputi e ritorsioni
di restaurarmi il volto con una nenia.

Ma le favole
sono zuccheri
sono accesi scrigni in pane
mani tese di speranza.

Ed è qui
tra le ricerche
che s’è mancato
il mio bersaglio.

 

Loading

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.