Ora se ti è facile navigare
Il mio sonno dentro un’alba asturiana
Puoi ragionare di noi tra le mani
Più buie e gelide d’ogni altra notte.
Offri la bocca al sole color vino
Poiché hai narrato una villanella
Al rintocco della rivoluzione.
Ed era bello udirti sussurrare
Di bianche fioriture al pomeriggio
Mentre alcune vecchie entravano in chiesa
Per stonare un fiume di avemarie.
La luce ti attende impaziente
E ti avvii nella direzione opposta
Alla dittatura delle parole
2 Comments
“Ed era bello udirti sussurrare”…
Malinconica consapevolezza del ‘finito’, immagini dolci che ci dicono che la vita continua…
La notte ci rifletta e ci rigurgiti. Per una volta.
Per rinascere e stuzzicare la nostra morte.
Per farcene beffe.