a quale capo del nylon sia legato l’amo
né quale istinto d’ubriachezza mi faccia abboccare
dalla parte giusta; so soltanto che oggi la stanza
ha i muri gialli di stanchezza, e fiori al metanolo
sulla carta da parati; e tutto ciò a dispetto del sole
che dilata la pupilla, rabbuiando le macchie sulla cerata
senza finzioni. “Ecco il senso di poche frattaglie pensanti
appiccicate alle dita!” diceva un demiurgo rimestando nella noia
e pensando che la polvere prima o poi
mi avrebbe dato un nome