Angoli

vorrei tradurre piano la gioia:
fermare il mappamondo con un dito,
mettere casa in un fosso di sabbia dove
scorpione e sagittario si amano:

parlo di fiumi in piena
di isole incendiate
di telescopi per avvistare minuscole nomenclature del tempo,
gente che rientra in un guscio di noce, si addormenta piangendo

oppure parlo solo di aria sconosciuta
corpi che avanzano al buio
inciampano in qualcosa,
cercano l’angolo di luce.

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